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Otto al verde

Sara Agutoli, Roberta Cavallari, Laura M. Cincotta, Caterina Curzola, Iside Montanari, Cristina Musiani, Alfredo Ranieri, Vittorianna Suriano

Luogo dell’evento: Vicolo Cattani, 4/B (1° sede di Casagallery Itinerante)

Data dell’evento: Giugno 2009

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Per la prima volta, dopo più di anno di attività e mostre personali collaudate, “Casagallery” offre lo spazio domestico di Grazia Magri per una collettiva di fotografia. Sono ben otto gli artisti che sotto il segno dell’ironia (amara di questi tempi) giocano con l’espressione colloquiale “essere al verde” per indicare senza dubbio la propria condizione economica di giovani artisti ma soprattutto per far riferimento ad un comune interesse che li ha portati ad osservare la natura, le sue forme e le sue manifestazioni oggi.
Isilde Montanari e Cristina Musiani definiscono le opere con il titolo di “Orto” e ciò è un gran aiuto per interpretare, non tanto le foto in sé, ma il significato intrinseco che tali immagini trasmettono; se la prima concepisce l’immagine secondo un impeccabile formalismo (quasi alla Mondrian) in cui le linee della realtà compongono il “bel quadretto” e l’elemento naturale rappresenta l’unica nota vitale dell’armonia asettica e monotona di un serra, Cristina Musiani, sempre attenta all’aspetto compositivo, pone le piante come se fossero qualcosa di raro e prezioso permettendoci di osservarle con la stessa aurea e incanto con cui di guardano pesci esotici nell’acquario.
Caterina Cincotta, invece, realizza un curioso esperimento mettendo a confronto il mezzo digitale e la tradizionale pellicola per affrontare la superficie apparente delle immagini e ricavare un inedita conciliazione che la stessa artista definisce per “sub-specie” estetica. Uscendo metaforicamente dall’hortus conclusus della botanica non proprio di genesi spontanea, Caterina Curzola fotografa il Verde all’aria aperta con un macro che mette a fuoco petali e pistilli e che, nell’equilibrio del microcosmo naturale, fa apparire inopportuna e smisurata la presenza dell’uomo ricordando un po’ le avventure di Alice e le sue dimensioni eccessive nel Paese delle Meraviglie qui rappresentato come un prato fiorito.
Decisamente più “op” Roberta Cavallari che propone una carta da parati in cui la forma di una foglia perde la sua carica mimetica per diventare, con colori psicadelici, la geometrizzazione estetica della natura.

Alice Zannoni