Al Momento Giusto
Alice Vignoli, Maurizio Secchi, Martina Scattaglia, Margherita Righini, Giulia Montali, Sara Menegatti, Giulia Giannerini, Yana Drumeva, Natalia Bonacini, Federica Barbieri, Paola Baccigalupo
Luogo dell’evento: Via Ganaceto, 44 – Modena
Data dell’evento: Gennaio 2013
“Al momento giusto” è arrivato, a Modena, durante la notte bianca della città emiliana. Il momento giusto per installarsi in un nuovo posto, per connotarlo con nuove ispirazioni e nuove idee, anche se solo per poche ore. Lo spazio in questione è una sala piuttosto grande, un luogo pubblico gestito da associazioni giovanili che organizzano eventi di vario genere. Ed è proprio l’Associazione Culturale La Piattaforma, un punto di incontro tutto studentesco e tutto modenese dove si dialoga e si riflette insieme su temi sociali, politici e culturali, che ha ospitato l’Associazione Culturale Casagallery Itinerante per questa rassegna di Videoarte.
Il progetto è nato informalmente, ma ha visto collaborare in maniera attiva e appassionata diverse persone, dai curatori Claudio Rosi, Barbara Ceciliato ed Eleonora Fontana, ai giovani dell’Accademia di Belle Arti di Bologna Federica Barbieri e Diego Capitani. Il risultato è stato una rassegna di Videoarte in cui ben undici artisti hanno presentato il loro lavoro; personalità dalle esperienze differenti che si esprimono tutte attraverso il linguaggio più attuale dell’arte contemporanea, il video, ma che al contempo sono capaci di incorporare nella loro produzione altre tecniche come la pittura, le installazioni sonore, la grafica e le performance. Come tipico del modus operandi di Casagallery Itinerante, l’esposizione avviene spesso in un luogo non convenzionale, nel quale l’opera si inserisce invadendo lo spazio attraverso una sinergia positiva, che arriva infine a modificarne la percezione stessa.
Così, la serata è cominciata con una breve tavola rotonda, un momento per parlare liberamente dell’arte e dei suoi sviluppi, terminato il quale gli ospiti si sono seduti davanti al grande schermo appeso al soffitto poco dopo l’entrata. Lì si sono immersi nella visione eterogenea dei video presentati, mentre nella parte posteriore della sala un clima di convivialità permeava l’ambiente. Davanti alla proiezione, il pubblico era indotto a una visione da godersi con calma, in grado di trasportarlo liberamente in altri scenari e di fornirgli nuovi stimoli estetici ed emozionali; un continuum di immagini e suoni che sembravano parlare di speranze, ricordi e dubbi, evocando e appellandosi continuamente al quotidiano, alla memoria o all’identità autobiografica dell’autore.Eleonora Fontana